Ansia da prestazione: Cos’è e come affrontarla

Ansia da prestazione: Cos’è e come affrontarla

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Alzi la mano chi non ha MAI provato una preoccupazione eccessiva prima di una gara sportiva, di un un esame scolastico, di un colloquio di lavoro o una performance di fronte ad un pubblico.

Ebbene sì…l’ansia da prestazione, così come in ambito scolastico, sportivo e lavorativo, può presentarsi comunemente anche in ambito relazionale, prima o durante un rapporto sessuale.

Dover dare una prestazione spesso assume un forte significato.
Ci si creano delle aspettative e si vuole ottenere a tutti i costi “un successo”.
Una sorta di “esame da passare a pieni voti”...ma è davvero così, o stiamo chiedendo troppo a noi stessi?


Perché accade? Quali sono le cause principali?

In ambito sessuale, questo fenomeno colpisce uomini e donne che attribuiscono un'importanza molto forte alla prestazione.
Starò dando piacere?
Starò toccando i punti giusti?
Sarò all’altezza della situazione e della persona con cui sono?

Si tratta di un’ansia anticipatoria perché precede il rapporto sessuale.
I pensieri passano da uno stato mentale ad uno stato somatico (fisico) impedendo un rapporto sereno. Si tratta in questo caso di un’attivazione disfunzionale, una reazione eccessiva, che produce risposte negative sul corpo rischiando di tramutarsi in vere e proprie situazioni di disagio.

Solitamente accade per diverse motivazioni ed in momenti particolari che possiamo così riassumere:


1. Quando si è troppo giovani o in mancanza di esperienze, ove l’obiettivo è dimostrare virilità e bravura

2. Quando ci si approccia ad un nuovo partner di cui temiamo il giudizio e a cui non siamo sicuri di piacere volendo dare una bella impressione di noi tramite la prestazione

3. Quando si ha una personalità molto competitiva ed avere un rapporto sessuale equivale ad una “gara” o ad un traguardo raggiungibile solo con ottime prestazioni

4. Quando si ha una personalità insicura e la partner viene identificata come figura “dominante” (percezione della donna “virago” nel rapporto)

5. Quando proveniamo da un’educazione sessuale molto rigida, famiglie in cui è vietato parlarne, tabù derivanti da un ambiente circostante chiuso o molto religioso che scatena sensi di colpa verso l’atto extraconiugale o prematrimoniale

6. Quando facciamo un uso smodato di pornografia senza considerarne l’aspetto cinematografico amplificato, spesso molto differente dalla realtà

7. Quando diamo troppa importanza ad aspetti esistenziali (es. la misura del pene) spesso causati da una cattiva informazione

8. Quando facciamo una vita sregolata, dormiamo poco, abusiamo di caffè, alcool o facciamo uso di sostanze stupefacenti

9. Quando, con l’avanzare dell’età, non teniamo in considerazione il modo diverso con cui nostro corpo reagisce agli stimoli, il cambiamento della coppia stabile che si “adagia” alla quotidianità, la presenza di figli che assorbono energie, spazio e tempo, la società ed il lavoro che chiedono massima affermazione o comunque rendere al massimo. Pare che i 40enni siano, per questi motivi, i più soggetti all’ansia da prestazione.


Cosa accade? Cosa si prova?

Ricordatevi che mente e corpo si parlano!
Passare da situazione di gioco ad una situazione di pericolo è questione di pochi secondi.

L’ansia, infatti, manda dei veri e propri segnali al nostro cervello, il quale ha il compito di fronteggiarla (esattamente come accade per le situazioni di pericolo in cui si scatena la paura).
Cosa accade nell’uomo? Il cervello rilascia delle sostanze, ormoni e neurotrasmettitori come l’adrenalina, in grado di ostacolare il flusso dei corpi cavernosi, causando vasocostrizione ed impedendo il mantenimento dell'erezione.

Le sensazioni che accompagnano l’ansia da prestazione includono un senso di vergogna col partner, demoralizzazione e disagio, senso di inadeguatezza ed incapacità, a volte rabbia e frustrazione.


Quali rischi se non si affronta la situazione?

Il pericolo numero uno è il “circolo vizioso” in cui l’ansia si ripresenta sempre più frequentemente, fino a cronicizzarsi in un meccanismo involontario che causa un cambiamento radicale della vita sessuale e di coppia.

Ogni volta che un episodio legato all’ansia da prestazione si presenta, riconferma al cervello che “forse qualcosa non sta funzionando come dovrebbe o come vorrei” continuando a dare segnali negativi in ogni situazione simile...venendo poi ricordato e trasformato in paura!
Paura che questo accada nuovamente.
Paura di perdere il controllo.
Paura di non essere più all’altezza della situazione.

Ricordate cosa accade quando l’ansia si trasforma in paura?
Il cervello chiede al corpo di fuggire e successivamente di evitare le medesime situazioni.

La vita di coppia rischia di mettersi in pericolo, evitando di affrontare la situazione, di accantonare richieste, di cercarsi, cercando scuse plausibili, dal classico mal di testa e stanchezza, al credere di non avere il tempo necessario per la coppia.

E ricordate che l'evitarsi porta col tempo ad un calo del desiderio!

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Cosa fare e cosa non fare!


1. Evitate di cercare di mantenere il controllo della situazione ad ogni costo, più si cerca il controllo più si perde concentrazione sul resto

2. Evitate di ascoltare ogni minimo cambiamento del vostro corpo durante il rapporto, rischiando di perdere di vista la persona con cui siete ed il loro piacere

3. Evitate di ascoltare ogni minimo cambiamento del corpo dell’altro durante il rapporto, rischiando di perdere di vista voi stessi ed il vostro piacere

4. Essenziale trovare quell’equilibrio di coppia che vi permette di dedicarvi sia a voi stessi che all’altro, con parole, pensieri e distrazioni. L’equilibrio tra il mio piacere ed il tuo!

5. Evitate di chiedere aiuto a siti inadeguati nella convinzione che “se parlano di sesso allora possono aiutarmi”

6. Evitate di ascoltare le “chiacchiere da bar” dei vostri amici o colleghi, spesso si tende a mettere in mostra le proprie doti per farsi accettare dal gruppo dei pari piuttosto che trattare i momenti di difficoltà. Cercate di aprirvi piuttosto con una persona fidata e sincera, pronta ad ascoltarvi e non giudicarvi.

7. Evitate di fare autodiagnosi e con cure fai fa te, farmaci e pillole apparentemente utili, possono risultare pericolose se non accompagnate da visite dettagliate. Non pensate sia meglio risalire alla causa piuttosto che trovare una soluzione temporanea?

8. Non fuggite dalle situazioni, anche quando siete pienamente convinti della certezza di un fallimento…la certezza non esiste…affidatevi alla possibilità di viverla diversamente dalla volta precedente!

9. Evitate di far trascorrere troppo tempo: il tempo non sempre “guarisce le ferite”!!!

10. Se puoi, esponiti! Parlane con la persona coinvolta nella vostra intimità e trova il modo per comunicare la tensione! Aiuta ad alleviare la tensione stessa e rende inoltre il rapporto più aperto e pronto ad ogni evenienza. Parlarne col partner non vi rende meno virili!

In ultimo, ma di grande importanza...chiedete aiuto a psico-sessuologi in grado di valutare la vostra ansia sia da un punto di vista fisico che psicologico. E’ importante, fin da subito, valutare ed escludere eventuali disfunzioni (disfunzioni erettili, dispareunia, problemi legati a libido e desiderio, vaginismo ecc.) magari coinvolgendo altri professionisti (andrologo, urologo).

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Perché dunque uno psico-sessuologo?
Perché nella maggior parte dei casi si tratta soltanto di ansia, ed il problema può essere risolvibile con strumenti psicologici, una buona educazione sessuale, conoscenza dei meccanismi e di come funzioniamo, senza necessariamente un supporto farmacologico.

Se, leggendo questo articolo, senti il bisogno di fare domande o approfondire una situazione, puoi contattarmi via e-mail a questo indirizzo: montagnini.maura@live.it


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Articolo di

maura montagnini psicologa


Maura Montagnini, classe 1979, è una psicosessuologa in attività nella zona di Brescia.
Laureata in Psicologia nell'anno 2004 con tesi dal titolo "I confini dell'immagine del corpo" e con Master in Psicosessuologia nell'anno 2020 con una tesi dal titolo "Il Voyeurismo: viaggio attraverso la storia, teorie e rappresentazioni".

Si occupa di benessere nelle coppie e di indagare come la sessualità sia spesso uno specchio di pulsioni e desideri provenienti dalla vita fuori dalle lenzuola.



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