La Storia dei Sex Toys

La Storia dei Sex Toys

sex toys storia

Negli ultimi anni stiamo sdoganando l'acquisto e l'utilizzo di sex toys.
Un po' grazie alla celebre trilogia di 50 Sfumature e un po' grazie a un generale cambiamento della società, parlare di piacere femminile e di oggettistica del piacere sta diventando sempre più facile...anche se sembra essere tabù ancora per molti.

Nella storia si è sempre data importanza alla sessualità ed alla “potenza” maschile.

In pochi sanno tuttavia che tali oggetti risalgono a centinaia, se non migliaia, di anni fa.

Il primo dildo, risale infatti all'era Paleolitica, all'incirca 28.000 anni fa.
Per darvi una dimensione temporale della cosa: se l'invenzione del primo dildo risale a 28.000 anni fa, l'invenzione della ruota è invece di 7.000 anni fa. 21.000 anni dopo.

Il primo dildo è stato ritrovato da alcuni archeologi nell'attuale Baden-Wuttemberg, una regione del sud della Germania e si tratta di un oggetto di pietra dalla forma fallica che possiamo addirittura definire di dimensioni “importanti”: 19.2 centimetri per 2.8 centimetri di larghezza.

Qui, ovviamente, dobbiamo prendere la storia con tutti i “forse” dati dal tempo: era forse un semplice simbolo di fertilità? Era un modo per augurare prosperità alla famiglia? O forse era, effettivamente, uno strumento di piacere sessuale?

A prescindere dall'utilizzo, rimane ad oggi la più antica rappresentazione rinvenuta di un pene.
Mentre i simboli femminili sono maggiormente frequenti già in epoche preistoriche, quelli maschili sono molto rari.


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Ma da dove viene la parola “dildo”?

Il dildo è un oggetto sessuale il cui scopo è, per definizione, regalare piacere.
Nella maggior parte dei casi riprende la forma stretta e allungata dell'asta del pene con una base allargata che richiama la forma dei testicoli.
Il nome, dunque, potrebbe derivare per una sorta di assonanza visiva dalla parola “Dill”, che anticamente significava “cetriolo” in inglese.
L'origine della parola è tuttavia molto controversa.
C'è chi dice addirittura che potrebbe provenire da una storpiatura della parola italiana “diletto”, o addirittura da un'unione del termini “dil” e “doul” che nell'inglese antico significavano “pene eretto”.

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L'ultima ipotesi è quella più probabile, avendo anche come riferimento una ballata americana del 1600 intitolata “La cameriera si lamenta perchè vuole un dil doul”.
La ballata va avanti per altre nove o dieci strofe, a riprova che l’amor carnale è sempre stato qualcosa di serio e ricercato, alla faccia dei moralisti odierni che vogliono farci credere che la sessualità sia un desiderio moderno.

Nell'Antica Grecia, le donne si intrattenevano con l'olisbos, dal greco “olisbein” ossia “infilarsi, scivolare dentro”: un fallo artificiale di circa 15 centimetri, di bronzo o legno e rivestito di cuoio.
Ovviamente non disponevano di lubrificanti moderni, ma le fonti parlano dell'olio di oliva utilizzato col medesimo scopo.
Chiaramente i greci, come testimoniano i numerosi reperti archeologici, avevano una vita sessuale che possiamo approfondire e conoscere maggiormente e per cui l'utilizzo di sex toys non risulta strano.
Vi dico di più: erano un regalo frequente nelle coppie. Non era raro che gli uomini regalassero olisbos, il dildo dell'antica Grecia, alle proprie mogli come surrogato del sesso durante la propria assenza, specialmente nei periodi di guerra.
La maggior parte degli uomini prestava servizio militare o era impegnato in guerre: il regalare un dildo era dunque anche uno stratagemma per evitare che le mogli andassero “a caccia” di altri partner o amanti.

Erano oggetti piuttosto diffusi, non solamente dalle classi abbienti, ma in tutta la popolazione, uomini e donne indistintamente. Citati nelle commedie dell’epoca come oggetti presenti in ogni casa, rappresentazioni di dildi e altri giochi sessuali facevano bella mostra di sé su vasellame e oggetti d’uso quotidiano.

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Tracce di questa usanza si trovano in una commedia che si intitola “
Lisistrata”e fu scritta da Aristofane, un poeta greco nato nel 450 a.C.
In pratica è la storia di Lisistrata, una giovane e bella donna di Atene, che si è stufata di avere il marito arruolato (all’epoca infuriava la guerra del Peloponneso tra Atene e Sparta) e allora decide di fare una alleanza tra tutte le donne.
Propone loro di fare tutte insieme uno sciopero del sesso per obbligare i loro mariti a firmare la pace e tornare stabilmente a casa. Non vi sveliamo come va a finire la storia, ma è evidente che le donne si opponevano alla guerra non solo per una questione di pace...ma anche perché non avrebbero potuto fare a meno del sesso!

Da quando ci hanno tradito i Milesi, neppure ho più veduto quel trastullo di cuoio di otto dita che mi dava ristoro” dice una, segno che l’embargo che ogni guerra porta da sempre con sé, faceva sentire la penuria di beni anche non essenziali.

Ippocrate stesso, il primo medico della Storia iscritto all’Ordine, prescriveva alle donne impossibilitate ad avere rapporti sessuali, l’uso costante di un dildo come mezzo per prevenire disturbi maggiori, primo fra tutti l’isteria, che insorge quando un utero troppo secco perché privato della naturale lubrificazione generata dal piacere, se ne scappa in testa, facendola impazzire.


Addirittura, rientrando nel campo della leggenda, si narra che nell'antico Egitto la regina Cleopatra fu la prima nella storia ad inventare ed utilizzare un vibratore: una zucca vuota riempita da api ronzanti.
Gli insetti, ritrovandosi in uno spazio stretto, diventarono frenetici, causando la involontaria “vibrazione” del tubo.

In Cina, invece, più che uno strumento di piacere si narra venisse utilizzato come “mezzo di controllo” per gli harem degli uomini di alto rango.
Avendo troppe mogli
, l’uomo non poteva soddisfarle tutte nell’arco di una giornata.
I sex toys, quindi, venivano regalati dai mariti per evitare che potessero cadere in tentazione con altri uomini o, addirittura, che potessero iniziare a manifestare interesse di tipo sessuale tra loro.
I cinesi, che la sapevano lunga, avevano persino pensato anche alla praticità e alla comodità d’uso, inventandosene uno con maniglia incorporata.

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Persino la medicina tradizionale cinese indicava la masturbazione come pratica innocua per le donne, ma dannosa per gli uomini in quanto si era convinti che, insieme al seme, si andasse a disperdere l'energia vitale.

In altri paesi, come la Persia e l'India, delle varianti dei sex toys venivano invece utilizzate per rompere l'imene prima del primo rapporto matrimoniale per evitare che il sangue, considerato impuro, sporcasse il marito.

I dildi tornarono definitivamente in auge con il Rinascimento, a partire dal Cinquecento. Se le forme rimanevano pressoché invariate, come d’altronde la parte anatomica da cui traevano ispirazione, i materiali invece cominciavano a evolversi: dalla fredda pietra, si passa al legno rivestito da stracci, cuoio o altro materiale resistente, come ad esempio i crini delle criniere dei cavalli.

Per un lungo periodo i dildi vennero anche realizzati in ceramica e vetro: molto spesso erano cavi, con un tappo in fondo, in modo da poter essere riempiti di acqua calda e risultare così più confortevoli ed eccitanti.


Avvicinandoci all'epoca moderna, nel Settecento nasce il vibratore come strumento terapeutico per la cura dell'isteria.
Una patologia strettamente femminile, la stessa parola “Hystéra” significa appunto “utero”, caratterizzata da una serie di sintomi che variavano dall'ansia cronica alla pesantezza addominale, all'irritabilità, alle amnesie.
Altre cure per l'isteria erano l'utilizzo di oppio o, addirittura, il matrimonio: presupponendo poi una frequente ed intensa attività sessuale.

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Un'altra cura proposta dai medici era il “massaggio pelvico”: una seduta poteva placare l'isteria per giorni.
Chiaramente, l'eccessiva richiesta da parte delle donne dell'epoca unita al tempo necessario per la pratica richiedeva un impegno eccessivo da parte dei professionisti della medicina ed è per questo che si cercò di introdurre uno strumento in grado di sostituire il massaggio pelvico manuale: il Tremoussoir.

Inventato in Francia nel 1734, il Treumossoir funzionava con un meccanismo a molla ed era il primo oggetto fallico vibrante pensato per la stimolazione esterna.

Un'ulteriore innovazione tecnica arrivò nel 1883, a cura di M.Granville, che inventò il vibratore elettromagnetico, ma dovremo aspettare fino al 1899 per l'invenzione del primo vibratore a batteria.
Ma la svolta arrivò nel 1902.

Il 1902 è stato l'anno in cui l'azienda Hamilton Beach iniziò a pubblicizzare lo stimolatore a batterie come un elettrodomestico qualsiasi e una donna poteva acquistarlo per la propria salute.

A sdoganare definitivamente i sex toy nell’immaginario popolare ci pensa una volta per tutte la serie tv USA Sex and the City: nel 1998 con l’apparizione di un vibratore a forma di coniglietto, il famoso rabbit! La singolare forma dipese dal fatto che in Giappone, dove era stato creato nel 1983, era vietato produrre oggetti che avessero le sembianze di un pene.

L'ultima “trovata” è stato il cofanetto per collezionisti dell'album dei Rammstein “Liebe ist Fuer Alle Da” conteneva non solo l'album della band, ma anche dei dildo modellati sui calchi dei peni della band.
Decisamente un must have per ogni vero o vera fan dei Rammstein.


Ormai non esistono più limiti per i materiali:
il silicone rimane la grande scoperta degli anni Novanta, grazie al fatto di poter garantire la massima igiene e sterilizzazione con la semplice bollitura dell’oggetto. Ma ormai sono diffusi dildi in ogni materiale: dal metallo chirurgico per chi è allergico al silicone o al lattice, al vetro borosilicato (per intenderci, quello dei pirex di cucina, che vi permette di bollirli o lavarli in lavastoglie senza pensieri), fino a un ritorno ai primi materiali come legno e pietra per gli amanti dei materiali ecofriendly.


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I sex toys sono dunque oggetti con un origine antica, utilizzati in moltissime epoche e in moltissimi paesi.
Questo dovrebbe darci la tranquillità di viverli come un'eredità ricevuta dal passato e da custodire per il futuro.
Provate ad immaginare lo stesso gesto e le stesse sensazioni nel passato, nel presente e nel futuro.

La ricerca del piacere, insomma, c'è sempre stata: una vera e propria costante nella storia dell'uomo...e della donna.

La storia dei sex toys, dunque, attraversa la storia umana.
Riproponendo rituali che uniscono le necessità delle persone di decine di migliaia di anni fa con le nostre e, ricordandoci che, pur cambiando le nostre attività giornaliere, restiamo sempre la stessa cosa: umani.


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Articolo scritto in collaborazione con L'Ora di Storia che trovate su youtube a questo link: https://bit.ly/36q43hR

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  • salve articolo molto interessante ma credo che ognuno debba torvare il proprio “dildo” , detto questo sono alla ricerca del “dildo perfetto” per me, provati tanti ma poco soddisfacenti , alcuni meglio ma ancora non ho trovato il “sacro graal dei dildo” . potete aiutarmi ? vedo che avete un buon assortimento e vorrei essere contattato per ricercare con voi quello che piu’ mi aggradi .

    ivan il

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